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Questo libro racconta come si è evoluta la nostra visione scientifica del mondo e, con essa, la capacità di leggere il cielo. Dagli astronomi della Grecia classica alla nascita della scienza moderna, da Galileo e Keplero alle scoperte di Newton. Si stagliano vivissime, in questo percorso, le domande ultime: il nostro universo è tutto ciò che esiste? E finito o infinito nel tempo e nello spazio? È uno fra tanti? Com'è nata la vita? Margherita Hack affronta questi enigmi equilibrando l'approccio fideistico con le necessità della scienza, che cerca di spiegare il «come», contro i «perché» della religione. La Hack non offre risposte definitive, che la scienza forse non potrà mai dare, ma delinea la visione non consolatoria di un mondo che non ha bisogno di Dio per reggersi, e nel quale il miracolo più grande è la capacità della mente di schiuderci le frontiere dell'infinito.